Emerico del maglio
Tanto simile all'iconografia dell'Uomo del Mare da poterlo usare a modello,
Emerico ha preso servizio nella
corte del Principe Alarico nell'estate del
1261.
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Ritratto di Emerico |
Castelbruma
Uomo del Mare
Forgiatore
Plebeo
Dicono di lui
"Nonostante l'apparenza imponente, è relativamente una buona pasta. Artigiani in tempo di guerra, per molti mesi io e lui abbiamo fatto, per così dire, 'a gara' a chi meno studiava l'arte della forgia per apprendere invece competenze più utili alla sopravvivenza".
[1]
"Emerico? Possiede il tipico pragmatismo brumiano, non viziato dalla conseguente ottusità, bensì da uno spiccato buon senso. In soldoni è un brav'uomo, e la sua capacità di sostenere una discussione prima di attaccare rissa supera di gran lunga la media di quella dei suoi conterranei. Come non citare poi la sua sorprendente inventiva nella produzione di alcolici di varia natura..."
[2]
"Gli scrupoli non sa di certo cosa siano: lui e l'armigero
Vacone sono implicati in almeno due omicidi ai danni dei nativi
Nivicara. Meno male che volevamo portare la civiltà nel
Nuovo Mondo! Dannati
uomini del mare..."
[3]
- ^ commenta Aldrico da Bosco Alto, artefice valniano.
- ^ racconta Ser Amerigo Vizzamano, alchimista errante.
- ^ borbotta davanti al fuoco da campo il mago merida Antiloco da Rocca d'Avorio, uomo della sabbia.